Oct. 18, 2016

Dichiarazione del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini

Falsità e strumentalizzazioni sulla nuova Voluntary Disclosure

Dichiarazione del Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini

Le fonti anonime dell’Agenzia delle Entrate secondo cui la nuova Voluntary Disclosure sarà una sanatoria per evasori e trafficanti sono del tutto infondate. E ancora più priva di fondamento è la notizia che la Voluntary si allargherà al contante senza nessun controllo, favorendo chi ha accumulato fondi neri con attività opache o addirittura criminali.

Si tratta di ricostruzioni distorte e strumentali.

Tanto per cominciare, non è prevista alcuna estensione. La Voluntary nazionale (sul contante) era già presente l’anno passato. Il perimetro della Voluntary rimane immutato. Anche rispetto ai presidi per i controlli sulla provenienza dei fondi, non cambia nulla rispetto alla precedente Voluntary.

Se la riapertura della Voluntary nazionale verrà utilizzata dai contribuenti, l'Agenzia otterrà informazioni che mai ha avuto prima e finalmente si renderà tracciabile e “bancarizzato” un pezzo di Paese che attualmente è ancora sommerso.

La nuova Voluntary si allineerà alle migliori pratiche Ocse, al pari della precedente, e permetterà di utilizzare in modo mirato le possibilità aperte dallo scambio di informazioni, su cui i risultati del Governo Renzi non hanno precedenti nella recente storia italiana (accordi con Svizzera, Montecarlo, Liechtenstein, Vaticano, Cayman, San Marino solo per ricordarne alcuni).

Inoltre, i presidi anti-riciclaggio e penali saranno rafforzati rispetto alla precedente Voluntary Disclosure. I soggetti che faranno emergere contante dovranno dichiarare che il denaro non proviene da reati non tributari, questo per bloccare corrotti e bancarottieri. Se uno dichiarerà il falso sarà punito, e questo reato permetterà di dimostrare anche la fraudolenza dell’accesso alla Voluntary, il che configura un altro e più grave reato.

Nessun regalo agli evasori, quindi. Trasparenza, tracciabilità, fisco non vessatorio dalla parte dei contribuenti onesti: restano questi i capisaldi del Governo che più ha fatto in termini di risultati positivi nella lotta all’evasione. Non è un caso che nel 2015 si sia registrato il record assoluto nel recupero evasione per un totale di 14,9 miliardi di euro.