July 1, 2016
Lavoro, previdenza sociale
Commissione permanente Senato

Il PRESIDENTE informa che la Presidenza del Senato ha comunicato il deferimento dell'Affare assegnato sui "canali d'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro: tirocini e apprendistato" (Atto n. 789), richiesto dalla Commissione nella seduta del 28 giugno scorso.
La Commissione prende atto.
IN SEDE REFERENTE
(2233) Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato
(2229) SACCONI ed altri. - Adattamento negoziale delle modalità di lavoro agile nella quarta rivoluzione industriale
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio)
Prosegue l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 28 giugno.
Il PRESIDENTE comunica che il senatore Galimberti ha ritirato gli emendamenti 6.3 e 10.8.
La senatrice CATALFO (M5S) denuncia che il provvedimento in esame non tiene in debita considerazione una serie di temi che riguardano molti professionisti al momento privi di tutela; i suoi emendamenti 1.2 e 1.4 intenderebbero perciò estendere determinate garanzie anche agli artigiani e ai piccoli commercianti.
Sostiene l'obiettivo di abolire integralmente l'istituto degli studi di settore, come richiesto con l'emendamento 5.0.3. Con riferimento alle proposte emendative 4.0.300/17 e 5.0.100/2, dà conto invece della necessità di sospendere gli studi di settore per i lavoratori autonomi colpiti da gravi patologie. Evidenzia anche l'esigenza che a tali lavoratori sia garantito un congruo periodo per gli adempimenti normativi una volta superato lo stato di malattia.
Illustra quindi l'emendamento 5.5, relativo alla necessità di riconoscere la deducibilità delle spese di alloggio e di viaggio sostenute dai lavoratori autonomi per seguire percorsi di formazione fuori sede, auspicando altresì che le regioni possano promuovere momenti gratuiti di formazione.
Con l'emendamento 6.2, invita a potenziare lo sportello del lavoro autonomo, affinché sia inserito nel portale nazionale sulle politiche attive del lavoro e divenga un punto di riferimento ineludibile per tutti i soggetti interessati.
Con l'emendamento 7.0.3 auspica, altresì, l'applicazione della normativa dei contratti di rete anche al settore del lavoro autonomo.
Segnala l'importanza di garantire adeguati periodi di congedo per i lavoratori autonomi che abbiano congiunti con disabilità grave, come richiamato dall'emendamento 9.0.3.
Denuncia, nell'esposizione dell'emendamento 12.0.5, le distorsioni che gravano su alcuni professionisti costretti ad una doppia contribuzione previdenziale.
Dà conto dell'emendamento 14.12, che si prefigge di rimuovere quelle forme di lavoro agile che eludono disposizioni normative o contrattuali in materia di trasferte e missioni.
Si sofferma infine sul tema della certificazione delle competenze, che deve essere inserita nel fascicolo elettronico del lavoratore, come auspicato dai subemendamenti 15.100/1, 15.100/3 e 15.100/6.
Il senatore PUGLIA (M5S) premette che la crisi economica e le politiche del lavoro degli ultimi anni hanno prodotto una grave flessibilità nelle forme di impiego e una pluralità di tipologie lavorative che richiedono adeguate forme di tutela non previste dal provvedimento in esame. In particolare, denuncia le situazioni di duplicazione contributiva che coinvolgono oggi molti lavoratori autonomi, a cominciare dagli agenti di commercio, e auspica procedure di semplificazione e di trasparenza, in particolare nel settore della previdenza integrativa. A tale proposito, propone la possibilità per i commercianti di versare la contribuzione propria e dei propri familiari nei fondi di previdenza integrativa dell'INPS già presenti. Ritiene anche necessario introdurre misure appropriate di esenzione dall'obbligo contributivo per quei professionisti che si trovino colpiti da gravi patologie o da un abbassamento consistente e non prevedibile dei propri redditi.
Chiede infine una correzione formale alla proposta emendativa 4.0.200/6, pubblicata in allegato nel testo corretto.
Il sottosegretario NANNICINI afferma che l'obiettivo del Governo è quello di rimuovere false forme di lavoro autonomo che celano attività di lavoro subordinato e di identificare in modo certo le forme genuine di lavoro autonomo, al fine di garantire a entrambe adeguate tutele. I recenti dati dell'ISTAT confermano i risultati ottenuti in questo campo.
Il provvedimento in esame interviene principalmente sulla leva fiscale, sulla previdenza e sulla tutela dei lavoratori autonomi nei confronti della committenza, mentre sugli studi di settore si interverrà nella legge di stabilità. Nella stessa sede dovranno essere affrontati i problemi relativi alla gestione separata delle attività previdenziali dei lavoratori autonomi. Conferma anche l'impegno del Governo ad intervenire in materia di aliquote contributive e di contribuzione volontaria ed integrativa.
Concorda sui pericoli derivanti da eccessi di legificazione e sulla possibilità di rendere deducibili le spese per vitto e alloggio sostenute dai lavoratori autonomi per i propri percorsi di formazione, pur nei margini ristretti consentiti dalle risorse disponibili. Conviene altresì sulle proposte relative ai congedi parentali, alle clausole abusive e ai lavoratori colpiti da gravi patologie cronico-degenerative. Plaude alla proposta di delega legislativa avanzata dal relatore in materia di professioni ordinistiche.
Il presidente relatore SACCONI (AP (NCD-UDC)) ritiene che il provvedimento in esame non possa affrontare tutti i profili riguardanti il lavoro autonomo; per tale ragione sono state proposte deleghe al Governo e si dovrà intervenire anche nella prossima legge di stabilità. Il dibattito in Commissione ha gettato comunque una luce importante su tutte le contraddizioni oggi presenti nelle libere professioni, sia ordinistiche che non ordinistiche. Apprezza l'impegno del Governo a superare l'attuale disciplina degli studi di settore e riconosce che discipline di tutela troppo rigide impediscono a molti lavoratori autonomi di essere presenti sul mercato del lavoro. Auspica una razionalizzazione in materia previdenziale, soprattutto per le professioni non ordinistiche.
Con riguardo al lavoro agile, del quale il telelavoro rappresenta unicamente una delle possibili declinazioni, ne richiama le specificità e ne sottolinea l'assoluta differenza con altre prestazioni. Le parti sociali saranno chiamate pertanto, in sede di negoziazione collettiva, a disciplinare più compiutamente i profili di queste nuove tipologie lavorative.
Ritiene necessario, in conclusione, potenziare le politiche di alfabetizzazione digitale dei lavoratori.
Il seguito dell'esame congiunto è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 9,30.
SUBEMENDAMENTO AL DISEGNO DI LEGGE
N. 2233
4.0.200/6 (testo corretto)
PUGLIA, CATALFO, PAGLINI
All'emendamento 4.0.200, paragrafo «Art. 4-bis», al comma 1, apportare le seguenti modificazioni:
a), aggiungere, in fine, le seguenti parole: «escludendo i professionisti che hanno ricevuto condanne penali superiori a tre anni»;
b), ultimo periodo, sostituire le parole da: «di asseverazione», fino alla fine della lettera, con le seguenti: «escludendo i professionisti che hanno ricevuto condanne penali superiori a tre anni»;
c) sopprimere la lettera c).