La Giornata Nazionale dell’Umanità Ferita

Il 5 agosto 2019 il Senato della Repubblica ha dato il via libera al voto di fiducia che il Governo aveva posto sul cosiddetto «decreto sicurezza bis», contenente interventi su soccorso in mare e ordine pubblico, approvato dall’esecutivo il 15 giugno. La norma era stata approvata dalla Camera dei Deputati il 24 luglio. L’Alto Commissariato Onu per i rifugiati ha espresso preoccupazione per l’approvazione della legge di conversione, che era già stata criticata durante l’esame alla Camera da molti esperti di diritto internazionale. «L’UNHCR ribadisce la propria preoccupazione in merito al fatto che l’imposizione di sanzioni pecuniarie e di altro tipo ai comandanti delle navi potrebbe ostacolare o impedire le attività di soccorso in mare da parte delle navi private in un momento in cui gli stati europei hanno significativamente ritirato il proprio sostegno alle operazioni di soccorso nel Mediterraneo centrale», è scritto in un comunicato. «Le Ong svolgono un ruolo cruciale nel salvare le vite di rifugiati e migranti che intraprendono la pericolosa traversata per arrivare in Europa. Il loro impegno e l’umanità che guida le loro azioni non dovrebbero essere criminalizzati o stigmatizzati». Al contrario, il decreto approvato dal Senato in data 5 agosto è un esplicito attacco alle Ong e al Terzo Settore, portato avanti da chi intende criminalizzare chi salva vite in mare, difendendo l’umanità di tutti noi, perché non sa risolvere i problemi migratori. È per questo che con il comma 1 dell’articolo 1 del disegno di legge si istituisce la Giornata Nazionale dell’Umanità Ferita in tale data. Il comma 2 prevede che non si determinino gli effetti di legge in materia di ricorrenze festive.

Articolo 1

  1. La Repubblica riconosce il giorno 5 agosto quale «Giornata Nazionale dell’Umanità Ferita» per ricordare coloro che non avranno più la possibilità, costretta per Legge a sottostare alle esigenze elettoralistiche del Ministro dell’Interno di turno, di aiutare chi fugge da guerre, persecuzioni, cambiamenti climatici e miseria.