Un decalogo per partite Iva e professionisti, vecchi e nuovi

Lavoro

In questi giorni di campagna, ho avuto molti incontri con professionisti, partite Iva, rappresentanti di associazioni e ordini professionali. Non per fare una passarella elettorale, né per ascoltare soltanto. Mi sono confrontato sulle proposte che ho portato avanti in questi anni insieme ad altre e altri. Ho raccontato le battaglie vinte e quelle perse. Ho rimesso a fuoco idee e priorità per la prossima legislatura. Sono stati bei momenti di scambio. Ecco quindi i miei impegni per professionisti vecchi e nuovi, se dovessi essere rieletto in Parlamento. Adelante, #uscirneinsieme.

  1. Soppressione del minimale (reddito minimo) per il computo dei contributi previdenziali da versare alla gestione artigiani e commercianti dell’Inps. Revisione del quadro regolatorio delle Casse previdenziali per superarlo ovunque, trovando forme di contribuzione più equa verso i giovani professionisti e chi ha redditi bassi.
  2. Formazione 4.0: credito d’imposta per i professionisti che intraprendono percorsi formativi, pari al 50% delle spese sostenute per la frequenza di corsi di formazione specialistici.
  3. Piena inclusione dei professionisti nel novero dei soggetti beneficiari dei crediti d’imposta sugli investimenti in beni strumentali nell’ambito del programma Transizione 4.0.
  4. Supporto ai processi di aggregazione in società tra professionisti (STP), attraverso:
    – la definizione della neutralità fiscale nel passaggio da studio o associazione professionale a società tra professionisti;
    – l’inserimento di una norma volta a evitare duplicazioni dell’obbligazione contributiva in presenza di un’unica prestazione professionale;
    – agevolazioni fiscali per giovani professionisti che si associano in STP.
  5. Messa a regime dell’Iscro, primo ammortizzatore sociale per le partite Iva con cali repentini del reddito, con riduzione dell’aliquota aggiuntiva contributiva dallo 0,51% allo 0,26%. Contestuale rilancio della delega della legge 81/2017 per permettere alle Casse previdenziali di allargare gli strumenti di welfare allargato a sostegno dei propri iscritti.
  6. Soppressione dell’aliquota di tassazione dei rendimenti realizzati dalle Casse di previdenza dei professionisti, al fine di evitare la duplicazione del prelievo fiscale sulle stesse somme.
  7. Riduzione della burocrazia per tutte le partite Iva, attraverso l’effettiva applicazione del principio “once only” in tutti i rapporti con le pubbliche amministrazioni.
  8. Equo compenso: aggiornamento dei parametri ministeriali, rilancio di un intervento legislativo che non preveda sanzioni in capo agli ordini — onde evitare di penalizzare i professionisti più deboli e favorire le società di capitali — e piano straordinario per l’applicazione di compensi equi verso tutti i professionisti, vecchi e nuovi, in tutte le pubbliche amministrazioni.
  9. Sussidiarietà: rilancio della delega della legge 81/2017 per l’individuazione degli atti delle pubbliche amministrazioni che possono essere rimessi anche ai professionisti.
  10. Fisco: favorire l’equità orizzontale del nostro sistema fiscale, anche attraverso l’equiparazione delle detrazioni per lavoro dipendente e lavoro autonomo.